La Cabalà è
la regina del sapere esoterico, è la sapienza mistica e spirituale contenuta nella Bibbia ebraica, offre degli insegnamenti potenti e profondi, capaci di dare gioia e soddisfazione a tutti i ricercatori di Dio e della verità.
I modi coi quali essa penetra il testo biblico, per trarne tutta una vastità di
insegnamenti, sono unici.
Base del pensiero cabalistico è quindi la Bibbia ebraica o Tanakh (acronimo per "Torah, Profeti, Scritti").
La secolare esegesi del Tanakh, già contenuta nella halakháh (presentazione della casistica giuridica), nella haggadáh (sotto forma narrativa), nei due Talmudím, il babilonese e il gerosolimitano, e nei molti midrashím, aveva ormai da secoli posto l'interpretazione del testo sacro al centro della vita dell'Israelita.
Nel passato la Cabalà. era nota solo a pochi iniziati meritevoli
La sua duttilità ed adattabilità al moderno pensiero scientifico
non hanno confronti tra le antiche tradizioni spirituali.
La sua serietà, garantita dall’opera e dal sacrificio di innumerevoli
maestri, va conservata e protetta.
Con tutto questo, la Cabalà è una via difficile, ancora limitata
a pochi, in quanto richiede particolari doti intellettuali, ed una speciale sensibilità dell’anima.
Nei secoli scorsi, l’Astrologia era decaduta fino a diventare sinonimo
di superstizione, di predizione del fato.
Non bisogna dimenticare però che, fino all’Illuminismo, l’Astrologia
era parte integrante del sapere e della cultura, e molti dei grandi personaggi
della storia di ogni tempo se ne occuparono in misura anche approfondita.
La tradizione ebraica non sfuggì a ciò.
Il più grande commentatore della Torà
che si occupò anche di Astrologia
fu Avraham Ibn Ezra, nel Medioevo,
ma sia prima che dopo l’Astrologia
trovò un’accoglienza
di tutto rispetto nella tradizione
ebraica.
Ciò può suonare falso a coloro che hanno una conoscenza della Bibbia
di tipo letterale.
Ci sono, infatti, veementi proibizioni nella Torà
contro l’utilizzo di pratiche
divinatorie, oltre che contro l’idolatria
di stelle e pianeti.
Invece, va tenuto presente che esiste un modo di occuparsi d’Astrologia
che non è né
divinazione né idolatria.
Si tenga presente che nel nostro cammino evolutivo partiamo dal più basso
dei quattro mondi, quello dell’Azione.
Il primo livello che troviamo salendo è dunque quello della Formazione,
l’entrata nel dominio dello spirito.
L’Astrologia è dunque un’ottima introduzione per coloro che
desiderano entrare nel mondo dei simboli, dei miti, dell’aspetto sottile
e paradossale della realtà.
In definitiva, dato che la Cabalà è
lo studio dell’insieme di tutte
le corrispondenze presenti nella
creazione, la vera Astrologia non
è altro che uno dei vari settori
della Cabalà.
I legami tra moti celesti e faccende umane può
venire compreso, nella sua completezza
e precisione, solo tramite le corrispondenze
tra segni, pianeti, elementi e lettere
ebraiche.
Fin dalle sue origini, essa è stata vittima di una forte tendenza fatalistica.
In molti hanno creduto che le stelle fossero gli inesorabili giudici delle vicende
umane, o peggio, che fossero delle divinità superne.
Basti pensare che i nomi dei pianeti, nelle lingue occidentali, sono tutti nomi
di divinità
del pantheon greco e latino.
Ma, parallelamente a ciò, è sempre esistita la tradizione esoterica,
illuminata dal brano precedente dello Zohar.
Negli ultimi decenni, c’è stata in occidente una riscoperta della
Astrologia pura, liberata dagli influssi dualisti e negativi.
La chiamiamo: Nuova Astrologia.
In definitiva, la Nuova Astrologia può degnamente servire da introduzione
alla saggezza.
La Cabala è anche nota per il suo utilizzo nella numerologia.
Essa infatti associa ad ogni nome un valore numerico, e insegna che ciascun valore avrebbe un significato metafisico (una "vibrazione metafisica" che provocherebbe eventi soprannaturali; un modo per attingere ai poteri occulti).
Una parola si può sostituire con un'altra dello stesso valore numerico.
|