L’origine dei Tarocchi è molto incerta, anche se prevale la teoria che essi siano apparsi per la prima volta in Egitto, forse ideati da un Faraone.
Ma i Tarocchi non sono solo un gioco, usato anche per predire il futuro.
I ventidue arcani maggiori, infatti, descrivono un cammino iniziatico che parte dalla condizione dell’uomo comune, identificato con Il Matto.
Costui, attraverso il percorso spirituale descritto nei successivi ventuno trionfi, arriverà alla coscienza cosmica, rappresentata dalla carta chiamata Il Mondo. Chi li ha disegnati ha voluto lasciarci un messaggio preziosissimo che potrà essere compreso, attraverso la meditazione e lo studio dei simboli, da chiunque.
Allora, il gioco fu chiamato Libro di Toth e si componeva di 78 lamine in oro puro che
riportavano geroglifici e numeri magici.
Basata
sull'uso di carte raffiguranti immagini simboliche.
La loro estrazione ed interpretazione determina il tipo di risposta.
E’ vero che i Tarocchi si compongono di 78 carte, ma le uniche veramente
fondamentali ai fini di una seduta divinatoria sono le prime ventidue, i cosiddetti
Arcani Maggiori.
Il mazzo di carte sicuramente più usato sono i Tarocchi, in origine composti
da solo 22 carte detti anche "trionfi", a cui si sono poi aggiunti
la serie delle carte raffiguranti i personaggi di corte: Re, Regina, Cavaliere
e Fante, insieme alle carte numerali per ogni seme da 1 a 10.
Le restanti 56 si suddividono in Coppe, Denari, Bastoni e Spade,rappresentando figure e simboli che osserviamo nei comuni mazzi da gioco di 40 carte, con l’aggiunta di 4 per seme.
Nelle comuni carte da gioco, infatti, i numeri 8 –9 – 10 sono identificati con il Fante, il Cavallo ed il Re.
Negli Arcani Minori dei Tarocchi, invece, dopo la consueta numerazione da 1 a 10, senza figure, seguono le rappresentazioni di un Fante, un Cavallo, una Regina ed un Re.
Nella pratica della divinazione si possono usare indistintamente le due serie
separate oppure il mazzo intero.
Normalmente per iniziare ci si sofferma di più
sull'uso degli Arcani Maggiori, la cui complessa
rete di significati basta da sé per
ottenere un responso più che articolato.
Per chi desidera iniziare a prendere confidenza con i tarocchi, un metodo di
facile apprendimento e che con la pratica può dare buoni risultati.
E' il cosiddetto metodo della "croce", e che può fornire risposte
a qualsiasi quesito.
Prima di tutto bisogna mescolare il mazzo di tarocchi concentrandosi sulla domanda
che vogliamo fare
(ricordarsi di formularla il più chiaramente possibile!).
Quanto si pensa di aver mescolato abbastanza si depone il mazzo con tutte le
carte a faccia in giù, lo si apre a ventaglio, e si estraggono 5 carte,
secondo il seguente schema:
- La carta 1 indica la situazione allo stato presente delle cose.
- La carta 2 segnala gli ostacoli e gli impedimenti, e spiega di che natura sono.
- La carta 3 indica le forze maggiori in causa nella situazione, le motivazioni
o i probabili prossimi avvenimenti in merito.
- La carta 4 ci mostra la risposta alla domanda posta, il Si o il No.
- La carta 5 è
la sintesi del responso, riassume il succo della
risposta e fornisce un indicazione di massima.
Ogni carta possiede vari
e diversi significati che naturalmente devono essere
adattati alla domanda che abbiamo posto.
Ricordatevi comunque che qualsiasi risposta possiate ottenere, essa non è una
certezza assoluta, ma una probabilità!.
Tocca sempre interpretare correttamente i segnali che riceviamo e proprio per
questo siamo spesso soggetti a commettere errori di valutazione, o a distorcere
a nostro favore il vaticinio.
Perciò, è meglio mantenere sempre una certa cautela nel formulare
dei responsi !! |