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Esistono
tre categorie di sfere di cristallo e di specchi
divinatori:
1 - Il cristallo o lo specchio che focalizza la concentrazione ed induce la percezione
extrasensoriale.
2 - Gli oggetti atti a rispecchiare l’inconscio ed a riflettere delle energie
sul consultante.
3 - Gli oggetti abitati da qualche entità
intelligente.
Se il meccanismo della prima categoria è
facilmente comprensibile, il procedimento
della seconda categoria appartiene,
in tutto e per tutto, all’universo
della Magia.
Questo è il caso per esempio, dello specchio egiziano di Hator.
La Dea Hator aveva ricevuto l’occhio sacro di Rha^ che vede ogni cosa.
Con un atto di volontà si possono trasformare degli oggetti a scopo di
conferire loro dei poteri magici.
COME PREDIRE IL FUTURO CON IL CRISTALLO
La sfera deve sempre essere di una purezza assoluta.
Essa non deve essere toccata da nessuno se non, per qualche minuto, dal consultante.
Un tempo si circondava la seduta con rituali complicati o si impiegavano incensi
vari e strumenti magici.
Il primo rituale dello specchio lo troviamo in un vecchio manoscritto cabalistico
francese.
In esso si dice: “Coloro che vogliono entrare in comunicazione con gli
spiriti benigni del cristallo devono condurre una vita esemplare e guardarsi
dalle sozzure del mondo.”
Il consultante deve lavarsi di ogni
impurità, facendo ripetutamente
delle abluzioni e pregando, almeno
durante i giorni che precedono la
seduta.
Inoltre, la Luna deve essere nella sua fase crescente.
Il consultante non deve nutrire dubbi; deve essere risoluto, deciso nella fede,
fiducioso ed irremovibile.
Egli deve badare attentamente a non omettere niente nel corso della cerimonia,
se vuole ottenere lo scopo che si è prefisso.
Infatti è dalla precisione che dipende l’esito
positivo!
Le sedute di invocazione possono
aver luogo in qualunque periodo dell’anno,
purchè i due astri principali si trovino in posizione propizia, cioè
in congiunzione con i pianeti favorevoli.
Il periodo migliore per il Sole è il
momento della sua massima inclinazione
verso il nord.
Le operazioni preliminari devono svolgersi durante la fase di Luna crescente.
Occorre poter disporre di una tavola
coperta con una tovaglia di tela,
di due candele di cera piazzate nei
candelabri, di una spada magica in
acciaio, di una bacchetta divinatoria
di legno di nocciolo.
L’elemento essenziale ed insostituibile è
la sfera di cristallo, di circa dieci
centimetri di diametro.
La sfera di cristallo verrà lucidata,
per brillare, ed incastrata in un
telaio di avorio o di quercia.
Sul telaio si imprimono le seguenti
iscrizioni
- A Nord: TETRA GRAMMATON
- Ad Est: EMMANUEL
- A Sud: AGLA
- Ad Ovest: ADONAY
Il supporto porta il nome mistico
SADAY e sui candelabri sono scritti
i nomi: ELOHIM E ELOHE.
Si pronunciano le parole rituali e si impongono le mani sugli strumenti e gli
accessori.
Si rivolge un’invocazione a VASSAGO: il genio del cristallo.
E’ dato per certo, che se si agisce con perseveranza, si instaura la comunicazione
con lo spirito.
Essa ha lo scopo di sgomberare la mente e lo
spirito da pensieri estranei e materiali, cioè di liberarli dagli assilli abituali: si favorisce così
la concentrazione.
Quando lo spirito è ormai nello stato d’animo adatto, è consigliabile
circondarsi di uno schermo di protezione.
Questo può essere tramite la visualizzazione di un avvolgimento luminoso, l’enunciazione di una preghiera, l’appello ad un Essere supremo,
quale che sia la concentrazione che se ne ha.
Quando la veggenza è terminata, i partecipanti devono sedersi dolcemente
e visualizzare una nebbia azzurrina che scende su di essi arrestandosi all’altezza
delle teste.
Ciò ha lo scopo di creare uno stato di isolamento contro le influenze
nefaste rimaste nella stanza al di fuori del cerchio.
E’ anche consigliabile proteggere la sfera, con il pensiero, prima di rimetterla
nella sua custodia. |
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